Dalle mie mani prendono forma...

                                                                                                                      

Manualità e fantasia : ecco per me il significato del verbo "creare".
Una bella parola che però, prima di diventare "il fare", richiede affinatura di doti e acquisizione di tecniche!
In un'epoca come la nostra può sembrare strano che ci si dedichi ad attività lontane dai ritmi frenetici vissuti tutti i giorni. Ma la creatività è insita nell'uomo e fin da piccoli siamo naturalmente portati a fare con le nostre mani, a creare, cioè a pensare a degli oggetti e mettere in pratica ciò che abbiamo ideato. Tra i tanti hobby creativi ho avuto il piacere di occuparmi negli anni di decoupage, di cucina creativa, di giardinaggio, sono passata dal patchwork attraverso i lavoretti con le pietre e le perline dei bijou, lo scrapbooking, le candele profumate e colorate, l'acquarello, i fiori di carta, fino ad approdare alla scrittura.
Non so cosa mi sia riuscito meglio, ma personalmente ogni volta che mi dedico a un hobby creativo diverso sono anche consapevole dei miei limiti, che però tendo a voler superare per la passione che nutro e per la cocciutaggine.
Mi piace molto lavorare anche a maglia e all'uncinetto. Se ho desiderio di farmi un pull, una maglia, una giacca, dei guanti, una sciarpa, un cappello oppure tovaglie e centrini con l'uncinetto, sfoglio una rivista per studiare i modelli oppure degli esempi sul web, cerco di capire la quantità di lana o di cotone occorrente, quali ferri o uncinetto usare, il tipo di punti da lavorare, e più i punti sono complicati e più mi piacciono i lavori!


Ultimamente mi sono appassionata ai lavori con il panno. Avete mai provato?
Dalle mie mani hanno preso forma un agnellino, una giraffa, un paperino e un maialino fatti con tessuto di panno di vari colori e tessuto con pelo arricciato.
Prima ho ritagliato i modelli, poi ho cucito i vari pezzi e li ho imbottiti con materiale apposito.
Un lavoro da certosino ma dal finale molto sorprendente !


Il papero in questione si chiama Batista papero trasformista, perchè gli si può cambiare l'abito a secondo dei vari modelli.
Io ho scelto il modello "Gagà di periferia" ed ho usato :
                                                                                           - ritagli di panno colorato
                                                                                           - filo da ricamo
                                                                                           - qualche pezzetto di filo di ferro
                                                                                           - kapoc per imbottitura
                                                                                           - colla
                                                                                           - cartoncino per il becco
Ritagliato il modello ho unito i vari pezzi per formare il corpo del papero e l'ho imbottito con il kapoc (in alternativa si può utilizzare altro tessuto di fibre adatto).
Poi ho ultimato i dettagli come gli occhi, le sopracciglia, le ali, la coda, le zampette e il becco e li ho cuciti sul corpo modellandoli e fissandoli con la colla al posto giusto. Per vestirlo ho ritagliato e cucito i modelli della camicia, del gilet, del cravattino, della sigaretta, del bastone e del berretto e questo è il risultato.


L'altro giorno anche la mia amica " La Patry" ha voluto condividere con me sul mio blog la sua passione per la maglia. Mi ha raccontato di come dalle sue mani prendono forma caldi e avvolgenti modelli.


La sua è una passione di famiglia, tutti a casa sanno lavorare a maglia, anche il papà, e lei ha iniziato all'età di 6 anni. La sua insegnante è stata la nonna materna ma è dalla nonna paterna che ha ereditato la precisione. Una passione che con l'andar del tempo è diventata un vero e proprio hobby, soprattutto nelle lunghe e fredde giornate invernali, quando davanti alla televisione non si sa come far passare il tempo e si inizia a sferruzzare... e allora il tempo passa che è un piacere!
"La Patry" identifica il lavoro a maglia con il relax, un vero toccasana per il corpo e la mente.
Il suo obiettivo finale è la soddisfazione di aver realizzato qualcosa che poi è apprezzato anche dagli altri.


Mi svela che la pratica e l'abilità arrivano con il passare degli anni e con la consapevolezza di aver capito certi trucchetti del mestiere e conclude dicendo : " Come diceva mia nonna imparare l'arte e metterla da parte a me è servito" e mi mostra con orgoglio le sue ultime belle crezioni.



S.C.

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