Maria Dolens

La Campana dei 100 rintocchi


Cè un colle a Rovereto sulla cui sommità si trova uno tra i più imponenti simboli di Pace costruiti negli ultimi decenni : la Campana dei Caduti “ Maria Dolens”.

                                                    Paesaggio della Vallagarina dal colle di Miravalle in Trentino

Percorrendo a nord di Verona un tratto di strada di fondovalle della Vallagarina, dove la montagna punteggiata da piccoli borghi, vigneti e castelli degrada verso la pianura si giunge al Colle di Miravalle, un luogo appartato e silenzioso immerso nella natura. Nella sede del Museo, promosso dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, si può visitare la mostra fotografica permanente che illustra con immagini di repertorio i personaggi che hanno operato nella realtà museale e gli avvenimenti di cui sono stati protagonisti.

                                                                     Collage di foto d'epoca

Da sempre sede di cerimonie, il museo organizza laboratori e attività didattiche con fini di divulgazione e promozione della pace. In un video, della durata di pochi minuti, si ricorda un importante pellegrinaggio di esponenti di diverse religioni e di ex combattenti provenienti da tutta Europa nella Giornata Internazionale dei Caduti nell’anno Santo 1975 e sono documentate le principali nozioni storiche sulla Campana.

Maria Dolens è fra le campane più grandi che risuonano a distesa, cioè quando suona è tutta la campana a muoversi e non solo il batacchio. Fu ideata negli anni 20 del secolo scorso da un sacerdote, forte patriota, tale don Antonio Rossano, co-fondatore con altri illustri personaggi del primo dopoguerra del Museo Storico della Guerra di Rovereto, con due scopi ben precisi : onorare i caduti di tutte le guerre e invocare pace e fratellanza tra tutti i popoli della Terra.

                                                                  La Campana dei Caduti, Maria Dolens

E’stata fusa con il bronzo dei cannoni di tutte le nazioni che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Negli anni 60 è stata collocata sul colle nei pressi dell’Ossario di Castel Dante, raggiungibile percorrendo un sentiero a piedi. Sulla Campana sono incise le frasi dei Papi Pio XII e Giovanni XXIII che recitano : “Nulla è perduto con la pace. Tutto può essere perduto con la guerra” e “In pace hominum ordinata concordio et tranquilla libertas”.

Maria Dolens purtroppo però è stata testimone anche dei caduti della Seconda Guerra Mondiale.


Sulla strada della Pace che conduce alla Campana la statua della Madonna sovrasta dall’alto i visitatori in tutta la sua drammaticità: testimonia la condizione di una madre con in seno il corpo del figlio morto durante la guerra.

                                                                         La strada della Pace

Dal prato dove sono disseminate 94 bandiere di paesi aderenti al Memorandum di Pace, — nel quale hanno confermato l’impegno alla fratellanza e all’amicizia tra i popoli, — si intravede Maria Dolens che domina tutta la valle affacciata sui monti. Basta avvicinarsi per percepire la forza che emana; è pronta a rintoccare ogni sera 100 volte in memoria dei caduti di tutte le guerre e a lanciare 100 volte il suo monito inascoltato.

 Giunge la sera e nel buio tutto tace. Sopra il monte le fanno da cornice le stelle. Si odono i primi tocchi: don…don…don…mai più la guerra! La Campana sembra dar voce ai caduti e al loro sacrificio! I rintocchi si fanno sempre più gravi, poi rapidi e mozzi, come troncati sono i loro pianti e singhiozzi…e quando la Campana tace, e il brusio dei caduti si è spento, tutto intorno è di nuovo pace.


S.C.
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