Racconto breve di viaggio
Nella luce più dolce della sera, trovandosi a percorrere un tratto di strada periferica
Spinta
dalla curiosità di fermarsi per vedere cosa cela la fitta vegetazione oltre la
cancellata aperta, si muove per un sentiero impolverato che la conduce alle
pendici della collinetta tra gli ordinati filari di una vigna da cui accede a
un vialetto sul prato, illuminato da ambo i lati dalla luce dei colori tenui di
grosse lampade ovalari trasparenti.
Si addentra quindi in un giardino ben curato e inebriante dove sotto platani orientali
coltivati a ombrello tra un sottobosco ricco di siepi di ellebori, anemoni,
rose, begonie e mirto, liscia la pietra di alcune sculture moderne dalle forme
bizzarre.
Si
sofferma ad osservare alla brezza del tramonto l’increspatura dell’acqua di una
piccola vasca ornamentale posta tra una siepe e una forma astratta.
Sente
in lontananza provenire un chiacchiericcio. Gli ospiti della casa stanno
intorno a un tavolo sotto il portico illuminato tra sedute e vasi di fiori e ingannano
l’attesa giocando a carte e strimpellando una melodia con una chitarra.
Sembra
che aspettino lei.
E’
allora che avanza, ma con gli occhi di una straniera perché si sente ancora
estranea a quel posto . E’ stata lontana
molto tempo dagli affetti e non le basta quella visione d’insieme.
Si toglie le scarpe e
cammina a piedi nudi nell’erba fino a casa.
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