Itinerario di cospirazioni e affreschi con passeggiata a QT8

Se siete alla ricerca di un itinerario di nicchia vi suggerisco di visitare la Chiesetta di San Siro alla Vepra, un affluente del fiume Olona, che si trova in via Masaccio n.20 a Milano. 



Tutta la zona della città denominata San Siro prende il nome da questo oratorio ultramillenario, pare dell'anno 885, sorto per volere di un certo Ambrogio.
La porzione rimanente dell'antica chiesetta è seminascosta, circondata da una cinta muraria, attualmente semipubblica e ufficiata, la Messa è alle 7 del mattino, ed è visitabile suonando il campanello alle Missionarie dell'Immacolata, le suore del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) che dal dopoguerra ne hanno fatto la loro casa madre. 
Nel '600 fu abbattuta la parte anteriore con il campanile per costruire la villa dei nobili Pecchio che rimasero i signori del borgo fino all'800. Negli anni 20 del '900 la chiesina fu incorporata nella villa Fossati, piccola abitazione in stile eclettico neogotico rinascimentale. 
Le absidi accanto all'ingresso sono del tre-quattrocento con pitture lombarde di età sforzesca, e in una tenue monocromia verde e rossa sono rappresentati la Crocefissione, i Santi Ambrogio, Siro, Costa e Damiano, l'Arcangelo Michele, San Pietro frate domenicano inquisitore dell'Italia del Nord e San Giovanni Battista. 



Nella fascia superiore che si ispira alla Cappella Portinari, il Cristo è in una mandorla colorata tra i simboli degli Evangelisti e i medaglioni dei 12 Apostoli. Nella porzione sovrastante una fascia riprende gli stemmi delle porte principali di Milano di epoca romana, e accanto la Resurrezione con la santa Madre e un Dio benedicente sullo sfondo di un arcobaleno.
San Siro cadde in oblio perchè fu luogo prima di intrighi politici poi perchè Villa Fossati venne requisita dalla Repubblica di Salò  e divenne famosa per ospitare la banda di Peter Koch. La notte una radio a tutto volume doveva mascherare le urla dei torturati; da allora fu chiamata con l'epiteto di Villa Triste, da una canzone in voga in quei tempi. 
Nella ristrutturazione furono rinvenute su un muro anche tracce di pallettoni ma finita la guerra ogni traccia dell'infausto periodo venne cancellata, e alcuni sopravvissuti a quegli orrori donarono alle suore missionarie una statua delle Madonnina che fu collocata nel giardino esterno, in mezzo alle rose, come segno della loro infinita devozione nonostante le privazioni subite.
Anche se abbinata a questi tristi fatti San Siro alla Vepra è un piccolo gioiellino di arte, luogo di ritiri e di spiritualità, che merita una visita e una preghierina.
                                     .....................................................
Un secondo itinerario potrebbe spingervi verso la sede del Sole 24h in fondo a via Monte Rosa, per ammirare le trasparenze del palazzone ideato da Renzo Piano per suggerire la trasparenza dell'informazione. 



Nell'ex stabilimento Isotta Fraschini e in seguito Siemens, Sole 24h Cultura si occupa di tutte le mostre che visitate a Palazzo Reale e al Mudec.
Quindi attraversando piazzale Lotto, potreste costeggiare il Lido di Milano che, sorto come parco divertimenti con due vasche, la più grande con un isolotto in mezzo, campi da tennis, giochi vari e bar, dal 1930 allieta le calde estati dei milanesi.
Sulla destra di via Diomede potreste inoltrarvi nel Quartiere Triennale 8 detto QT8, sorto nel dopoguerra come mostra permanente di architettura moderna e di arti decorative, pensato dall'architetto razionalista Pietro Bottoni come un quartiere modello per tutti i ceti sociali, una città nella città, con villette monofamiliari affiancate a palazzoni anche a undici piani, sparsi in un grande parco dove fare sport e lasciare liberi i bambini di giocare in strade poco trafficate. 




Nel parco del Monte Stella, nel centro del quartiere ci sono una piazza, un mercato, alcuni negozi; lambisce la montagnetta la Chiesa rotonda di Santa Maria Nascente. 



Il Monte Stella sorse con le macerie della guerra e Bottoni lo dedicò alla moglie come prezioso polmone per tutta la zona con vialetti, alberi, cespugli. 




Ma con i mutamenti politici della città, negli anni questa esperienza unica in Italia per il suo genere si arenò e QT8 divenne un quartiere "dormiente". Al vaglio ora un nuovo progetto di riqualificazione del vecchio Mercato Rionale, chiuso da anni, che potrebbe essere destinato a diventare una succursale della Triennale per ospitare mostre ed eventi di design, attirando nuovamente l'interesse di curiosi, cittadini e turisti stranieri.

S.C.    
    

Commenti

Posta un commento

Post più popolari