Il Grand Tour nei libri di viaggio

Dalla collezione Cattaneo favolose immagini di un itinerario nel tempo.





Davanti alla statua di Napoleone nel cortile dell' Accademia di Brera, incontro Anna, storica dell'Arte, per andare alla scoperta del vasto patrimonio culturale della Biblioteca Braidense. Il nome Braidense deriva da un termine antico longobardo, braida, che significa terra non coltivata. 
Infatti, dove ora sorge la Biblioteca c'era un insediamento dell'ordine religioso degli Umiliati che si trovava fuori le mura romane della città e che adesso noi diremmo periferia. Da Braida si è passati a Breda che si è trasformato in Brera. Quindi non è sbagliato chiamare la Pinacoteca e l'Accademia col termine di Braidense. 




Entriamo nella Sala Monumentale che è di una straordinaria raffinatezza: gli scaffali di legno che raggiungono il bel soffitto a grisaille contengono circa un milione e mezzo di volumi antichi, in un angolo c'è un antico globo terra-acqua di legno realizzato dagli astronomi dell'osservatorio di Brera mentre il ritratto di Maria Teresa d'Austria, fondatrice anche della Pinacoteca, sovrasta l'entrata. 
La Braidense è ancora consultabile previo permesso. 
La Biblioteca nata con i Gesuiti era un collegio, dove insegnò anche il Parini. Si studiavano soprattutto libri di teologia il cui scopo era trovare Dio per dare un significato all'esistenza dell'uomo sulla Terra. Poi l'ordine fu sciolto e col tempo la cultura si laicizzò con le opere di Diderot e d'Alembert. Per tutto il secolo dei Lumi e oltre, la scienza e la cultura diedero un nuovo significato all'esistenza umana e al modo migliore di vivere la vita anche senza un intervento divino.
Si incominciò a fruire poi delle opere come opere d'arte quando Napoleone costituì e ampliò la Pinacoteca facendo confluire dalle chiese numerose opere sacre; la Pinacoteca è costituita per il 99% di quadri di origine sacra.



Secondo Anna, i quadri e i libri antichi sono un genere artistico affine, ma la prevalenza di mostre di quadri fa' si che la cultura per immagini rechi più guadagno rispetto a quella scritta. 
I libri perciò non vanno solo fotografati ma anche riscoperti, letti ed esposti al pubblico.
Entriamo quindi in una delle salette che si aprono lungo le pareti, la sala Lalla Romano che raccoglie dipinti, foto, prime edizioni delle sue opere e alcuni mobili della biblioteca della scrittrice pittrice. Sul tavolo ci sono libri della collezione Cattaneo, che mostrano il viaggio nel 700-800 come un racconto, fatto anche di immagini.
Quello che vediamo è una parte della collezione ed è estremamente emozionante aprire un libro antico, sentirne l'odore, la consistenza della carta e scoprire che le pagine sono ancora intatte e molte le rilegature originali.
Il primo libro che viene mostrato è del periodo della Restaurazione; è una guida di un prete viaggiatore scritta in inglese che parla delle Cascate delle Marmore.
Il secondo libro è in francese e ha le rilegature moderne. Estrarre i libri dagli scaffali molte volte può provocare il disfacimento dell'attaccatura delle pagine. Parla di un viaggio nel Milanese e dintorni, con un'unica tavola che reca il disegno delle colonne di S. Lorenzo.




Poi è la volta di un grande libro che mostra un esempio di studio di un monumento: le immagini recano le tavole del Duomo di Orvieto. I libri di dimensioni così enormi erano molto costosi all'epoca e serviva un mecenate che pagasse l'impresa per realizzarlo. I disegni sono incisioni fatte a bulino, bellissime. 
E' un libro del 1791, di prima dell'arrivo dei Francesi !
Segue un volume di un viaggio pittoresco, non mordi e fuggi come diremmo oggi, ma di un viaggio dove il paesaggio dialoga con l'arte e tira fuori le capacità di ognuno di noi di disegnare e descrivere emozioni e fatiche. Il viaggiatore attraversa la Calabria con i notevoli disagi di quei tempi, ma alla fine di ogni capitolo dipinge delle tavole paesaggistiche corredate da pensieri poetici.





In un altro libro l'anonimo incisore rapporta i costumi romani dei suoi contemporanei a quelli dei greci descrivendo la Roma di quei tempi alla Rugantino, con curiose caricature di romani con il naso alla greca.



Un altro libro descrive un viaggio pittoresco in Sicilia con una cartina dettagliata iniziale e con litografie che somigliano alle pitture di viaggio viste nella mostra sul Romanticismo.
E ancora l'instancabile passione di Anna per i libri antichi la porta a mostrare un libro che riguarda Napoleone e la Campagna d'Italia dall'anno IV alla Battaglia di Marengo. Splendide incisioni a bulino del 1800 che mostrano le varie città delle battaglie e l'ingresso di Bonaparte a Milano.
Poi è il seguito di una piccola chicca a colori. Un viaggio dal Lago di Ginevra a Milano con incisioni acquarellate con paesaggi montani splendidi!





Seguono minuziose illustrazioni delle bellezze fiorentine durante un viaggio in Toscana in tre volumi, dove l'importante scritto dialoga con le piantine architettoniche. 
E per finire, ancora da restaurare ecco un bellissimo volume con tavole acquarellate della fauna d'Egitto.







 Il Grand Tour di due-tre secoli fa' era compiuto da poeti, giornalisti, artisti, facoltosi visitatori e semplici esploratori e ci ha lasciato un patrimonio di grande valore artistico e culturale.  Essi giungevano in Italia attraversando le Alpi a piedi o in diligenza, su strade piene di buche, polverose, alla ricerca di bellezze paesaggistiche dove abbandonarsi a romantiche nostalgie, e restavano incantati dalla bellezza del nostro territorio, dal dolce clima e dal modo di vivere italiano. 


Se non ci fossero anche i libri, nel nostro destino, certi luoghi, non potremmo abitarli mai.
                                                                                                                         Lalla Romano 

   
 S.C.

 https://www.youtube.com/watch?v=_LgIvAQjc6I




Commenti

Post più popolari